Gli esseri umani cercano sempre un senso di certezza ma, in questi ultimi anni abbiamo avuto ripetutamente le mani legate quando abbiamo cercato di trovare quella certezza. È stato un continuo esercizio nel fare piani e cancellare piani, nel correre verso la “normalità” solo per scoprire che non è più lì. Abbiamo assistito collettivamente alla morte, alla rivolta sociale e ora alla guerra.
Il disagio di sedersi con l’incertezza è la nuova normalità. Abbiamo avuto l’opportunità non solo di parlare di vivere nel momento, ma come dice Pema Chodron, “essere inchiodati al momento”.
Siamo stati inchiodati, proprio qui, nella bellezza e nel casino di tutto questo.
Sono sicura di non essere l’unica a sentire tutta l’inquietudine che accompagna l’esperienza di sperare e poi adattarsi ancora e ancora.
Sedersi nell’incertezza è yoga. È l’ultimo riposo nel presente e l’osservazione e il riorientamento verso il prossimo inspiro e il prossimo espiro.
Essere in grado di testimoniare i miei attaccamenti e trovare compassione per loro è così importante. La pazienza su cui ho lavorato non è solo per le circostanze esterne, ma la pazienza con la mia impazienza, con questo desiderio di controllare ed essere in grado di sapere con certezza, di sentirmi sicura, di rendere il mondo giusto, di avere certezze…
…per poi scoprire che l’unica cosa di cui sono certa è che posso solo CONTROLLARE ME STESSA. Posso solo autoregolarmi, posso solo fare il mio e restare nel mio. Usa lo yoga, usa la pratica per autoregolarti, per continuare a centrarti, per sostenerti in questo tempo che ci mette alla prova. Prenditi quel momento settimanale, partecipa con costanza, sii presente sul tappetino e usalo come un “allenamento” per essere poi preparato nella tua vita di tutti i giorni.
Io sono qui per aiutarti a farlo
Ti aspetto, ogni settimana.
Namasté,
Debby